Coniglio animale da compagnia come cane e gatto

(31 Marzo 2015) - pubblicato da Lauradex

 

Coniglio, terzo animale da compagnia secondo le statistiche. Brambilla: “I conigli meritano le stesse tutele di tutti gli altri animali che vivono nelle nostre case o che comunque sono inseriti nel contesto familiare".

 

ROMA - Michela Vittoria Brambilla propone di qualificare definitivamente il coniglio come animale esclusivamente da salotto e da compagnia, al pari dei cani e dei gatti, e non più come alimento da tavola.

Dopo cane e gatto, il coniglio risulta essere il terzo animale domestico in famiglia. Sono state raccolte oltre 10mila firme per una petizione promossa dalla Federazione italiana diritti degli animali e l'Associazione Aaeconigli. Tale petizione si affianca alla proposta di legge della Brambilla. 

Brambilla: “I conigli meritano le stesse tutele di tutti gli altri animali che vivono nelle nostre case o che comunque sono inseriti nel contesto familiare".

Il coniglio quindi assume un ruolo diverso rispetto a ciò che è sempre stato e questo lo porta finalmente ad essere tutelato e non più come animale da bancone o da pelliccia. La proposta della Brambilla non è leggera affatto per quanto riguarda l’aspetto sanzionatorio: chiunque "allevi, esporti, importi, sfrutti economicamente o detenga, trasporti, ceda o riceva a qualunque titolo conigli al fine della macellazione, o commercializzi le loro carni" rischia da quattro mesi a due anni di carcere e una multa da 1.000 a 5mila euro per ciascun animale. Quanto sopra promosso dalla Brambilla va a supportare ovviamente le norme già in vigore contro il maltrattamento degli animali, come ad esempio la legge 189 contro il maltrattamento degli animali e la commercializzazione di pelli e pellicce di cani, gatti e foche, stabilendo che chiunque "produca, commercializzi, esporti o introduca nel territorio nazionale a qualunque titolo prodotti derivati dalla pelle o dalla pelliccia di coniglio" sia punito con l'arresto da tre mesi a un anno o con l'ammenda da 5mila a 100mila euro. Come per cani e gatti, anche i conigli dovranno essere dotati di microchip. La violazione comporterebbe: 75 euro per chi non iscrive il proprio coniglio all'anagrafe e 50 per chi lo iscrive ma senza dotarlo del microchip di riconoscimento. Il coniglio dovrà avere la sicurezza di un habitat adeguato: gabbia grande che risponda a determinati canoni, almeno un metro per 70 o un metro e venti per 50, ben organizzata, con un nascondiglio (una casetta di legno non impregnato di sostanze tossiche), il cibo, il beverino, la cassettina igienica, dei tubi in cui entrare. Insomma, una casa e non una prigione. Per almeno tre o quattro ore al giorno, poi, il coniglio deve poter andare in giro, camminare, esplorare, avere compagnia.

Redazione